Agnese è un ingegnere ambientale Pugliese che vive a Milano da anni per motivi di studio prima e di lavoro dopo. Le sue passioni sono la sua famiglia, la sua campagna in Puglia, che da generazioni è fonte di sostentamento, e il suo lavoro. Amerebbe davvero poter riunire queste tre fonti di felicità, ma la campagna a cui è tanto legata, ormai, non produce più gli stessi frutti di prima, la sua famiglia è in difficoltà e lei vorrebbe davvero essere d’aiuto. Agnese, riflette nel caos dell’affollata palestra nella quale si sta allenando e comincia a sognare cosa succederebbe se tornasse a casa, applicando una soluzione offerta dai suoi studi e dal suo lavoro: l’impianto agrivoltaico. Immagina quindi prendere un treno all’improvviso e di riabbracciare i suoi cari. Mentre sogna riesce già a vedere le espressioni dei suoi familiari quando racconterà loro che ora è tornata a casa e le cose cambieranno. Immagina come curerebbe la sua terra, come svilupperebbe il progetto agrivoltaico e quali sarebbero i benefici per colture e territorio. E se tutto questo fosse reale? Decide allora di prendere davvero un treno per tornare in Puglia, mette in pratica il suo progetto e rende felice la sua famiglia. Ora Agnese ha tutto quello che ama vicino a sé. La sua storia però è solo all’inizio perché non sarà l’unica persona a utilizzare l’agrivoltaico nella sua terra e tanti come lei realizzeranno progetti come questo. La Puglia diventerà un centro di eccellenza per chi desidera lavorare nelle rinnovabili e anche le università diventeranno le più ambite in materia, attivando cervelli e non disperdendoli. Passano decenni e Agnese, oramai anziana, continua a vivere nella sua campagna, assieme ai suoi figli e ai suoi nipoti che hanno avuto l’opportunità di restare. Questo è il viaggio di Agnese, un percorso fatto di amore e consapevolezza che ha cambiato le sorti delle persone e della sua terra.

